mercoledì 26 gennaio 2011

Lettera di un addio


E’ vero.
Sono scappata.
Sono fuggita lontano da te.
Non ce la facevo più.
Non resistevo.
Ogni giorno morivo dentro.
Ieri notte più delle altre volte.
Tu mi accarezzavi, mi guardavi negli occhi, io distoglievo lo sguardo.
Mi chiedevi cosa non andasse.
Ti dicevo niente.
Ti ho chiesto di fare l’amore.
Te l’ho chiesto con la morte nel cuore, sperando, pregando di amarti ancora.
Mi hai guardata, ci hai creduto, che io potessi restare con te, davvero.
Volevo crederci anch’io.
Mi hai baciata con forza e passione, tanto da non permettermi di respirare, tanto da impedirmi di pensare, di pensare a lui.
Mi hai spogliata di fretta, veloce come un ladro, il ladro di un corpo che non ti appartiene più.
Lo sapevi e mi hai dato tutto te stesso sperando che questo bastasse.
Che una scopata potesse fare la differenza.
Invece no.
Ogni tuo gesto mi dava fastidio, ogni tua carezza era come un graffio.
Hai cercato invano il mio piacere frugandomi con le dita mentre io gemevo.
Le sensazioni si affollavano contraddittorie nella mia testa mentre sentivo le contrazioni del mio ventre dove il tuo cazzo prendeva il posto delle tue dita.
Mi hai scopata violentemente, per farmi sentire chi eri, chi comandava, spingevi a fondo sempre più forte mentre mi tenevi con le mani i fianchi e mi stringevi, stringevi tanto da lasciarmi i lividi.
Sentivo la tua passione e la tua rabbia in ogni fendente e le tue dita pizzicarmi i capezzoli tanto da indolenzirli.
Sentivo l’amore e la paura folle dell’abbandono mentre il tuo bacino si muoveva sempre più veloce
affondando nel mio corpo, sperando così di penetrare anche il mio cuore.
Ti sentivo ma non ti vedevo.
Vedevo il suo volto, vedevo lui.
E godevo.
Godevo come se fosse stato lui lì al posto tuo.
A spingere il suo membro duramente dentro me e a riempirmi.
Stringevo forte gli occhi e desideravo lui.
Così ho capito.
Ho capito che non potevo più restare.
Lo so, sono una vigliacca.
Scappare via mentre tu dormi, lasciarti sul letto questa stupida lettera, fatta di parole che per te non significano nulla se non che non tornerò.
Ed è vero.
Non tornerò.
Non tornerò mai più.
Non cercarmi.
Non ti amo più.
Addio.

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